No.
Le “tesi” dei MasterKeen, trattando il BIM, non sono come le tesi di laurea, o meglio non ne ricalcano per nulla la dinamica. Ci sono differenze sostanziali.
Innanzitutto, l’abbiamo chiamate “Experience di tesi“, inserendovi il termine tesi, semplicemente per fornire a chi arriva dall’esperienza universitaria un allineamento “di paragone” alla fase finale del percorso di studi, e al fatto che si è chiamati a mettersi alla prova. Ma le simiulitudini si fermano qui.
“Experience”, infatti, è un termine inglese traducibile contemporaneamente sia come esperienza, sia come pratica, sperimentare, provare, conoscere, mestiere. Si tratta quindi di un periodo che, contrariamente all’esperienza universitaria, fa parte del momento formativo (perché anche lavorando si impara molto): non si tratta di una fase distaccata.
L’Experience di tesi si sviluppa infatti all’interno del corso, e prevede la creazione di un vero modello BIM in regime di teamwork, con operatività condivisa e collaborativa, usando tutta la struttura Voclano High che per un mese (le quattro settimane finali) si trasforma in un grandissimo studio professionale dedito al raggiungimento dell’obiettivo: la consegna del modello finale.
Contrariamente alla tesi di un percorso tradizionale, quindi, non si lavora da soli per presentare un proprio lavoro a una commissione, ma tutti insieme, per raggiungere il miglior risultato possibile, con la più alta qualità.
Un lavoro del quale poter andar fieri, nel quale tutti danno il massimo, e da aggiungere al proprio portfolio per aumentare le proprie occasioni di collocazione lavorativa, da presentare con orgoglio a BIM Manager ed esperti del settore per essere apprezzati sia nelle capacità tecniche, sia in quelle organizzative.